Il 28 maggio abbiamo incontrato l’associazione Ottavo Giorno, un progetto permanente di promozione di attività artistiche di danza e teatro che includono persone con abilità differenti. Stefania Limena, presidente dell’associazione, Anna Ruzza, collaboratrice e Giulia Pertile, danzatrice, hanno raccontato come la danceability permetta a persone con disabilità e non, di danzare insieme.

Ci hanno raccontato come si tratti di un’opportunità accessibile a chiunque sia interessato a sviluppare la propria creatività attraverso l’espressione del corpo; grazie anche alla visione di emozionanti video abbiamo visto e compreso come sia possibile accogliere e portare a un’omogenea e fertile collaborazione persone di qualsiasi età, provenienza e condizione di abilità o disabilità, solo prendendo da ognuno ciò che desidera o può dare. E Ottavo Giorno [dal titolo del film del 1996, di Jaco van Dormael] realizza questo attraverso la danza e il teatro e da qualche anno anche attraverso progetti di innovazione sociale in collaborazione con le ULSS e le strutture sociosanitarie, le associazioni, le scuole, il Comune e i quartieri, l’Università degli Studi di Padova, il carcere Due Palazzi.

Un’esperienza che porta a cambiare prospettiva: non si è più la propria altezza, il peso, la disabilità, il ruolo sociale, il genere, l’abilità scenica ecc. Ma quel che si porta in quel momento o quel progetto e ciò che si acquisisce con la pratica e la collaborazione con il gruppo. Una proposta, dunque, alla portata di chiunque.

L’evento si inserisce all’interno del progetto di FOeD Connettiamo il territorio, volto a mettere in rete e a condividere esperienze e servizi rivolti alla disabilità che possono rivelarsi utili, preziosi e vere opportunità per la cittadinanza tutta. La prossima data in autunno, quando incontreremo il Padova Mixed Ability Rugby.